mercoledì 11 dicembre 2013

Vai avanti tu che mi vien da ridere (1982)

 
 
Pasquale Bellachioma commissario di Polizia sfortunato e pasticcione, crea un "colpo magistrale" che riesce a metterlo finalmente in luce davanti ai superiori, ma i risultati sono dei continui insuccessi. Venuto a sapere che i suoi colleghi sono alla ricerca di un "travestito", Andrea Ritter, unico testimone di alcuni attentati a un capo di stato di un paese petrolifero, decide di precederli. Rapisce Andrea e decide di usarlo come esca per il killer del capo stato. Da qui una girandola di imprevedibili situazioni, fughe, travestimenti e tranelli. Intanto Pasquale comincia ad essere attratto dal "bel travestito" che sembra piuttosto una bellissima ragazza. Durante un ricevimento in onore del capo di stato, Pasquale, grazie anche a una fortunata serie di circostante, riesce a salvare la vita all'illustre personaggio e a sconfiggere il killer. Ottenuto finalmente il tanto agognato riconoscimento del capo della Polizia, Pasquale si accorge di essere anche innamorato di Andrea che si dichiara una donna e non un travestito. Insegue la ragazza per dichiararle il suo amore ma la trova in un gabinetto per uomini.

Critica
"Mediocre in fatto di trovate e di approfondimento dei vari personaggi, il film di Capitani non cade mai, però, nel cattivo gusto, non insiste sulla scabrosità dell'argomento. E non è poco. Sane risate. Lino Banfi è in gamba." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')

"Una commedia meno orribile del solito, che segna il ritorno al cinema di Agostina Belli dopo un lungo periodo di "oscuramento" e la progressiva scalata di Banfi ai vertici della farsa." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')
(Cinematografo.it)

 
I Protagonisti
 
 Lino Banfi
 
Agostina Belli
 
Nando Paone
 
Chris Avram
 
Gordon Mitchell
 
Mario Novelli
 
 

 
 

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